di Daniela Preziosi
«La pazienza è finita. La porta che Rivoluzione civile ha lasciato aperta troppo a lungo da questo momento si chiude, ci rivedremo in parlamento». Antonio Ingroia a Roma presenta le liste rosso-arancioni e dichiara esaurita la fase del dialogo con Bersani. E chi - nel centrosinistra - sperava almeno in un gentlemen's agreement, resta deluso. Ieri i due si sono pizzicati per tutto il pomeriggio. «Abbiamo ricevuto proposte dietro le quinte, ma non possiamo accettare accordi: Monti è stato in continuità con Berlusconi e non possiamo dimenticare che il Pd ha appoggiato Monti e i provvedimenti che hanno colpito la gente», spiega Ingroia.
di Raffaele K Salinari
I tamburi di guerra in Mali rischiano di cancellare una straordinaria storia di partecipazione e di mobilitazione civile che, qualche anno or sono, aveva posto le condizioni per una soluzione radicalmente diversa della questione Tuareg e, dunque, di una parte importante dei problemi che oggi affronta il Sahel. Una storia che ancora esiste e che va sostenuta proprio in questo periodo in cui il solo rumore è quello delle armi. Mi riferisco a ciò che si creò intorno al Forum Sociale Mondiale di Bamako, nel lontanissimo 2006.
di Mario Pianta
La Banca d’Italia vede un 2013 di recessione e corregge l’ottimismo passato, teme la disoccupazione e ammette che l’austerità peggiora la finanza pubblica. Tre notizie importanti per la campagna elettorale
Meno uno percento. La notizia è che per Banca d’Italia l’economia del paese sarà in recessione anche nel 2013, in un’eurozona senza ripresa, col prodotto in calo anche negli ultimi tre mesi. In Italia la disoccupazione – ora all’11,1% – salirà al 12%. Il rapporto debito/Pil – ora al 126% – continuerà a peggiorare nel 2013 e potrà ridursi solo dal 2014. Ma le vere notizie, dietro questi dati sono altre.
di Michele Martelli
Si accende la campagna elettorale, si discute di tutto, o quasi, eccetto che della “laicità”, la grande assente. Assente già negli atti e nei fatti del governo tecnico, e ora nell’Agenda della “Lista civica-Per Monti” e in quasi tutti gli altri programmi elettorali. Assenza che testimonia, in controluce, la presenza tuttora ingombrante dello Stato/Chiesa vaticano nella vita pubblica del nostro paese, un paese sovrano ma ancora dimezzato. Non c’è stato finora, per quanto mi risulta, ma sarei felice di essere contraddetto, un giornalista influente, uno che sia uno, della rai-tv o della carta stampata, che nei suoi interventi, articoli, interviste o talk show, a meno di qualche sporadico spunto, abbia posto nella sua centralità il tema della laicità dello Stato.
di Federica Pitoni
La nuova resistenza palestinese riconquista la propria terra con la testardaggine dei giusti. Dopo Bab al Shams (Porta del Sole), il villaggio nato vicino Gerusalemme qualche giorno fa ad opera di cittadini palestinesi che hanno “occupato” la loro stessa terra e piantato tende e cartelli e bandiere per costruire la prima esperienza di “colonia palestinese” in terra palestinese, sgomberato dopo quarantotto ore dalle forze di occupazione israeliane, ora a Beit Iksa, a ovest di Gerusalemme, gli abitanti della cittadina, che aveva una superficie di 8 kmq e che oggi a causa delle confische illegali dei coloni israeliani è ridotta a meno di mezzo kmq, hanno eretto il villaggio, non autorizzato dall’occupazione, di Bab al Karamah (Porta della Dignità).