di Lorenzo Mauro
Oggi potrebbe essere stata messa la parola fine a qualsiasi ipotesi di alleanza che veda insieme Pd e Idv. Sono sempre di meno coloro che assicurano che, nonostante le apparenze, l’accordo tra Bersani e Di Pietro resta in piedi. Le evidenze, in tal senso, superano le indiscrezioni e le proiezioni. Tonino sta continuando nell’attacco diretto e negli ultimi giorni ha come bersaglio non tanto i democratici, quanto più il presidente della Repubblica.
E siccome Napolitano oggi ha ricordato urbi et orbi che il destino della legislatura resta nelle sue mani, è facile immaginare che ogni decisione verrà accompagnata da qualche consiglio interessato sullo scenario politico futuro.
di Gastrite
Le operazioni al “centro” ribollono e l’occasione per Pier Ferdinando Casini e i suoi possibili compagni di strada può essere ghiotta. L’idea di un nuovo rassemblement centrista, laico-cattolico-riformista, che unisca le nuove anime che si agitano per seppellire il centrodestra berlusconiano, sta lentamente prendendo piede, parallelamente agli sviluppi della crisi mondiale ed europea. Tutto è collegato, e vediamo come.
Se Monti passa l’estate, grande coalizione a rischio. Ipotesi principale: il governo Monti passa ‘a nuttata (cioè l’agosto di fuoco) riuscendo a tenere sotto controllo lo spread grazie a Draghi, Hollande e all’Europa non komeinista-germanica.
di Marina Della Giusta
Cambiano i tempi, ma non poi così tanto.... Le donne italiane, secondo i dati dell’Ocse sull’uso del tempo in vari paesi del mondo, passano una gran quantità del loro tempo occupate in faccende domestiche.
Uno sguardo ai dati sul lavoro non retribuito in Italia (volontariato, lavoro di cura di figli e anziani, lavoro domestico, shopping) mette le donne italiane nella poco invidiabile posizione di coloro che fanno di più sia in assoluto (per quanto in particolare riguarda il lavoro domestico) che relativamente agli uomini in tutta l'Ocse, fatta eccezione per il Portogallo.
di Nando Mainardi e Laura Veronesi
La replica del sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri alla richiesta del presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage della stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, di rimuovere finalmente il segreto di stato è sconcertante. Magri reputa infatti "triste che si accusi lo Stato di nascondere la verità". Evidentemente Magri, già sottosegretario del governo Berlusconi, non conosce la storia di questo Paese: in tutte le stragi, Bologna compresa, uomini e settori delle istituzioni e degli apparati di sicurezza hanno lavorato sistematicamente per occultare la verità.
di Daniele Martini
Dicono che non potevamo farne a meno. Che per essere al passo con i tempi e con le esigenze della guerra aerea elettronica, l’Italia non potesse rinunciare a due Gulfstream 5, superjet che sono come la Ferrari dei cieli e che in proporzione costano anche quanto una Ferrari: 750 milioni di dollari in totale, compreso il supporto logistico necessario. Una bella cifra, soprattutto in momenti come questi di magra e di quaresima militare. Proprio in queste settimane il governo sta decidendo di mandare a casa migliaia di soldati, compresi gli avieri dell’Aeronautica.