Lavoratori e pensionati hanno versato in media per la prima casa un acconto Imu di 84 euro, ma se si considerano le sole città di Milano, Bologna, Genova, Roma, Napoli e Palermo, l’importo pagato è stato più alto del 54% (129 euro), con punte del 102% a Roma. Sono i dati Caf Cisl su versamenti reali d’acconto di 1,2 milione di dipendenti-pensionati. Per quanto riguarda la prima casa, dopo Roma tra le sei città esaminate nel dettaglio, l’impatto maggiore rispetto alla media nazionale si registra a Bologna (+140 euro per la prima casa +67%) quindi a Genova (+27%) e a Napoli (+25%). I contribuenti di Milano hanno invece pagato in media 99 euro per la prima casa (+18% rispetto alla media nazionale) e 224 per la seconda +39%.
di Articolotre
I leader greci avrebbero concordato la maggior parte delle misure di austerità richieste dalla Troika e guardano ora ai tagli alle pensioni e ai salari per recuperare gli ultimi 1,5 miliardi di euro di risparmi ancora necessari. Lo rivela una fonte vicina ai colloqui. “I leader politici non sono in disaccordo su qualcosa, ci sono solo proposte alternative in discussione per proteggere le persone con pensioni basse”, ha detto la fonte, che è coinvolta nei colloqui in corso con i rappresentanti della Troika. “Abbiamo bisogno di interventi per un valore di 1,5 miliardi di euro – ha spiegato – per finalizzare il pacchetto di 11,5 miliardi di euro”
di Cristiano Godano
Partiamo da qua: si dice che se i dischi costassero meno la gente ne comprerebbe di più. Credo sia illusorio e falso. Perché, se una cosa è gratis, anche a spendere 10 euro per avere un cd nuovo di zecca si resisterebbe poco. Troppo anche 10 euro? Bah. Io penso che neanche 20 siano troppe. Provate a trovarmi un solo oggetto o attività che alla stessa cifra rappresenti un investimento di analogo valore di ricompensa nel tempo: una pizza con gli amici? Una ricarica telefonica? Una t-shirt comprata al mercato? Due biglietti del cinema? No: un disco che abbiamo amato lo abbiamo ascoltato centinaia di volte, al costo di sole venti euro. Neanche un libro dona così tanto in termini di emozioni rinnovate.
All’interno della crisi economica mondiale ed europea, la situazione economica del paese sta peggiorando rapidamente a seguito delle politiche del governo Monti. Le politiche neoliberiste praticate con grande forza e determinazione stanno producendo una pesante recessione economica e non hanno ovviamente alcun peso nel mitigare la speculazione finanziaria. In virtù di queste politiche la situazione sociale sta peggiorando con rapidità maggiore della stessa crisi economica ed è destinata ad aggravarsi ulteriormente nei prossimi mesi. Abbiamo un aumento della disoccupazione, una ulteriore perdita di potere d’acquisto di salari e pensioni e un drastico taglio dei trasferimenti alle regioni e agli enti locali che determinerà un ulteriore compressione del welfare e una ulteriore perdita di salario indiretto.
di Alberto Burgio
Immaginiamo che al tempo della disputa tra geocentrici ed eliocentrici esistesse già un sistema dell'informazione simile all'attuale (televisioni, quotidiani e rotocalchi). E supponiamo che dalla vittoria degli uni o degli altri dipendessero le condizioni di vita della gente che da quelle televisioni e da quei giornali veniva informata. Come giudicheremmo, in questa ipotesi, una informazione che avesse sistematicamente nascosto la disputa e, per esempio, rappresentato la realtà sempre e soltanto sulla base della teoria geocentrica? Di questo, a mio modo di vedere, si tratta nella lettera sul "Furto d'informazione" che abbiamo inviato a molte agenzie di stampa e ad alcuni giornali nei giorni scorsi e che il manifesto (soltanto il manifesto) ha pubblicato integralmente in prima pagina. Il tema della nostra denuncia è l'«ordine del discorso pubblico» sulla crisi. Un tema concretissimo e materiale, produttivo di fatti altrettanto concreti, che recano nomi illustri: senso comune, ideologia, consenso.