di Gerladina Colotti
Oltre 500.000 mapuche - il più numeroso fra i popoli del Cile - hanno manifestato ieri a Santiago per protestare contro le brutalità dei carabineros nella regione dell’Araucania (nel sud del pa- ese). Una manifestazione pacifica che, però, ancora una volta la polizia ha caricato con violenza e che è stata dispersa tra scontri e feriti.
Lunedì scorso, oltre 200 carabinieri in tenuta antisommossa hanno sparato contro i mapuche (un’ottantina) che avevano occupato delle terre in Araucania. Tra i feriti, anche quattro ragazzini.
di Antonio Gnoli
Luciana Castellina è una donna che ha fatto palpitare molti cuori. Bellissima, seducente, colta e, naturalmente, comunista. L’anno scorso per Nottetempo uscì La scoperta del mondo, un piccolo libro autobiografico, dove raccontava parte della sua formazione comunista. Ma tutto sul filo della memoria, dell’ironia, di quella grazia che quando si declina al femminile, è un valore aggiunto. Ci incontriamo nella sua bella e ospitale casa romana.
Come eravate voi del Pci nei rapporti d’amore?
«La responsabilità e il decoro, che il partito, esigeva dovevano convivere con le passioni sentimentali che a volte pote- vano essere travolgenti. Non era facile tenere sotto controllo una situazione antropologicamente chiara ma politicamente condizionante. In fondo parlare d’amore è complicato».
Perché?
«I comunisti preferivano parlare della famiglia. L’amore è una nozione moderna che implica il concetto di individuo. L’amore non esiste nel mondo rurale.
di Carlo Freccero
L’interesse dell’appello “Furto di informazione” pubblicato sul manifesto non sta tanto, come dice il Corriere della Sera di ieri , nell’ennesima contrapposizione tra neokeynesiani e neoliberisti, quanto nell’aver affrontato per la prima volta il problema a priori, fuori dal puro contesto economico. L’appello è firmato da economisti ma pone piuttosto un problema filosofico. Tra qualche anno il neoliberismo di oggi rischia di venir letto dagli storici come il paradosso di un’epoca che impiega tutte le sue risorse a distruggere il benessere economico guadagnato nel tempo. Da piccolo avevo un libro di favole intitolato “Il tulipano screziato”. La storia raccontava la bolla speculativa del mercato dei tulipani nell’Olanda del ‘600.
di Antonio Sciotto
Maurizio Landini è appena uscito dall'incontro con il nuovo presidente dell'Ilva Bruno Ferrante, mentre in mattinata aveva partecipato a un'animatissima assemblea dei dipendenti. Propone quello che chiedono gli operai: ovvero che finalmente l'impresa e la politica bonifichino la città e creino produzioni sostenibili, senza perdere posti di lavoro. Nel contempo, però, il leader della Fiom ammette che i lavoratori stanno facendo un «salto culturale», e che prima erano in ritardo sul tema ambientale. Ancora, Landini commenta lo scontro tra l'amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne e la Volkswagen, propendendo con evidenza a favore delle ragioni della casa tedesca.
di Paolo Borrello
Sarebbero almeno 600 milioni di euro le nuove tasse che gli studenti universitari dovrebbero pagare in seguito al decreto del governo Monti sulla “spending review”. Lo sostiene Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’UdU, Unione degli Universitari.
Infatti, attualmente, gli atenei fuorilegge che chiedono una tassazione eccessiva sono 35: in questi casi la tassazione supera i limiti fissati dalla legge per evitare tassazione troppo alte che vadano a negare il diritto allo studio universitario.
Con il decreto del governo Monti gli atenei fuorilegge passerebbero da 35 a 8.