di Alessandro Gilioli
In quel 33 per cento di voti ottenuti quattro anni fa dal Pd ce n’erano molti, moltissimi, che non erano né consensi storici dei due partiti di provenienza, Ds e Margherita, né di elettori affascinati dal sogno veltroniano della ‘buona politica’ di cui Walter aveva straparlato per anni. Semplicemente, erano voti di persone che, molto pragmaticamente, ritenevano insano e insensato che per la terza volta, in questo Paese, salisse al potere un conclamato bugiardo tycoon mediatico che aveva a cuore soltanto la sua sorte e i suoi interessi economici.
In meno di due anni le classi dirigenti europee, per fronteggiare la crisi economico-finanziaria, hanno centralizzato a passo di carica i poteri decisionali dell’UE costruendo una governance che non rivela tanto il tradizionale deficit democratico quanto una vera e propria fuga dalla democrazia.
Chi decide nell’UE? Per avere una risposta basta leggere le Conclusioni dell’ultimo Consiglio Europeo e si vedrà, per prendere un solo esempio, che a preparare le prossime tappe dell’Unione economica e monetaria sarà un gruppo formato dal Presidente del Consiglio Europeo, da quello della Commissione, dell’Eurogruppo e della BCE.
di keynesblog
Le drammatiche misure di austerità che si stanno applicando in Spagna sono “una chiara dimostrazione delle penalizzazioni che sono state imposte all’economia in cambio del salvataggio delle banche e della dilazione temporale accordata per riportare il deficit al 3% del Pil.”
Xare compagne e compagni siamo giunti all 84 compleanno del Don. Moltissimi si attendevano la nostra tradizionale festa di compleanno. In questa crisi il neo liberismo con tutti i suoi chierici devoti usa la scure per le lavoratrici e i lavoratori. La disoccupazione galoppa i servizi sociosanitari scompaiono. Don Gallo si è convinto che non c'è nulla da festeggiare.
di Argiris Panagopoulos
Syriza e l'unità delle sinistre possono battere le politiche dei Memorandum e proporre un programma per la ricostruzione economica e sociale del paese all'interno dell'Europa. Questo ha sostenuto ieri il leader di Syriza, Alexis Tsipras, nella sua ultima intervista generale prima delle elezioni di fronte a centinaia di giornalisti greci e stranieri.