di Ilaria Cucchi
Ieri sono stata ospite con i miei compagni di avventura alla prima puntata di Leader, condotta da Lucia Annunziata. Per Rivoluzione Civile e il nostro movimento non vi poteva essere occasione migliore per dimostrare la nostra diversità dagli altri.
Ho ammirato la forza di Antonio Ingroia nell'ascoltare la rabbia e la disperazione di persone come noi, che debbono fare i conti con problemi enormi che tutti paiono voler ignorare.
Intervista a Claudio Giardullo di Giacomo Russo Spena
“Io e Ilaria Cucchi non siamo incompatibili, siamo due sensibilità diverse con uno stesso obiettivo: garantire maggiore rispetto delle regole e tutelare i diritti dei cittadini. L’introduzione del reato di tortura è indice di civiltà”. Claudio Giardullo, segretario generale del Silp Cgil, è il poliziotto democratico candidato nelle liste di Rivoluzione Civile: “Sono un uomo culturalmente di sinistra e credo sia fondamentale nel prossimo Parlamento rafforzare gli anticorpi dello Stato contro le mafie”.
di Antonio Ingroia
“Ringrazio Leoni per aver accettato la nostra proposta di candidatura rinunciando al suo ruolo nella più autorevole associazione ambientalista nel mondo e in Italia, per mettere a disposizione della nostra squadra e di tutti gli italiani la sua pluriennale competenza sui temi ambientali. So quanto questa scelta gli sia costata e sono certo che la sua autorevolezza e la sua esperienza in tante battaglie di successo, a livello nazionale e internazionale, daranno una spinta importante per portare nel dibattito politico i temi della tutela del territorio e della sostenibilità, che in questo momento sono disattesi o trattati in modo marginale dalla gran parte della politica attuale.”
di Roberto Gramiccia
La trasmissione dell’Annunziata dal titolo che non mi piace – “Leader” – è stata, temo, un’occasione mancata per Rivoluzione civile. Lo dico, come al solito, in spirito costruttivo. Perché ormai il dado è tratto, sulla lista Ingroia abbiamo giocato tutte le nostre carte e non c’è più tempo per distinguo e per esitazioni. Dobbiamo sostenere questa lista con tutte le nostre forze e fino in fondo. Il punto è che in corsa dobbiamo capire come aggiustare il tiro. Perché il tempo a disposizione è poco e le regole della comunicazione sono implacabili. E allora a proposito della prima grande occasione televisiva che abbiamo avuto a disposizione, ci sono da dire due cose.
di Claudio Grassi
La dichiarazione di Beppe Grillo: "i sindacati vanno aboliti", assieme a quella di pochi giorni fa di apertura ai fascisti di Casa Pound, ci dicono quanto sia pericoloso fare affidamento al M5S per cambiare il nostro Paese.
Detto questo non dobbiamo sottovalutare due elementi. In primo luogo molte cose che per noi sono ovvie come l'antifascismo e l'importanza del sindacato, non lo sono affatto per le giovani generazioni. In secondo luogo se alle invettive di Beppe Grillo risponde Raffaele Bonanni, è molto probabile che il messaggio del comico genovese anziché perdere consensi li aumenterà.