di Antonio Mazzeo
Solo un paio di anni fa sarebbe stato pressoché impossibile avvicinarsi all’onnipotente Senatore nel suo giro per i seggi.
Cortigiani, clienti, vassalli e galoppini a spintonarsi per una pacca sulle spalle o una stretta di mano, la promessa d’intercessione contro l’inferno della miseria e della disoccupazione. Ogni volta gli stessi riti, gli stessi bagni di folla.
di Sara Farolfi
È polemica in Cgil dopo la pubblicazione sul sito dell'organizzazione di una nota della segreteria che, commentando il testo del disegno di legge sul mercato del lavoro, annota «diverse novità positive» pur a fronte di «alcuni peggioramenti». La segretaria di una delle categorie più 'pesanti' all'interno della confederazione, il pubblico impiego, a 24 ore dalla pubblicazione della nota ancora non ne sapeva nulla. Uno dei membri della segreteria, Nicola Nicolosi, accusa: «Questo comunicato non è stato discusso».
di Ivano Marescotti
Ho vinto le le elezioni! Aspettavo da venti anni che il partito di Berlusconi e quello di Bossi finissero. Oggi il sogno si avvera! Anzi, troppa grazia Sant’Antonio…
Ho vinto assieme a tutti quelli che dovevano vincere: la vecchia sinistra e i nuovi grillini. Ma ho un cruccio, Grillo non mi piace più. Grillo prende posizione contro lo jus soli per i bambini nati in Italia (o almeno per schivare l’argomento mal visto dai leghisti dice “si distraggono gli italiani dai problemi veri“). Tristissima battuta.
di Mauro Del Corno
A volerla vedere l’America la trovi anche qui. Per cercare innovazione, prodotti d’avanguardia, lavoratori efficienti ed esperti, i dirigenti di Volkswagen non hanno attraversato l’Oceano ma solo le Alpi. Sono venuti a Torino per incontrare 30 aziende piemontesi di componentistica auto e valutare accordi di fornitura. Proprio in quello che fino a ieri fa era il feudo della Fiat ma da cui il Lingotto si sta progressivamente disimpegnando dopo la svolta “Detorit-centrica” impressa da Sergio Marchionne.
Il 4 aprile 2012 la giunta Formigoni (ampiamente screditata da numerosi scandali) ha fatto approvare dal Consiglio Regionale della Lombardia la legge denominata ”Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, il cui articolo 8 consente in pratica ai dirigenti scolastici degli istituti lombardi di scegliere arbitrariamente una quota di docenti aggirando le graduatorie provinciali. Si tratta di un provvedimento grave ed inaccettabile, che suscita indignazione e preoccupazione, soprattutto nella prospettiva di una sua estensione in altre regioni.