di Mariano Leone
Il richiamo continuo e ripetuto alla sacralità del pareggio di bilancio fino al suicidio italiota di inserire nella nostra bella Costituzione la costrizione del pareggio di bilancio mi ricorda i moniti dei nostri preti di campagna: fate quello che dico ma non fate quello che faccio. Quello che viene intimato agli altri non vale per la Germania.
di Walter De Cesaris
e Vincenzo Simoni
Il congresso nazionale 2012 dell'Unione Inquilini ha sottolineato lo stretto legame della crisi abitativa con la crisi globale, prodotto della finanziarizzazione dell'economia.
di Miriam Ronzoni
In parziale risposta agli slogan della grande manifestazione svoltasi sotto l’egida del movimento Se Non Ora, Quando? il 13 febbraio 2011, un gruppo eterogeneo di intellettuali e attiviste decise, in occasione dell’appuntamento indetto dallo stesso movimento per la Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo successivo, di scendere in piazza con una sciarpa rossa, anziché bianca, come invece indicato dalle organizzatrici delle due iniziative.
di Romina Velchi
Con il lungo e applauditissimo discorso di insediamento all'assemblea annuale di Confindustria a Roma, è iniziata l'era Squinzi a capo degli industriali italiani. E sarà forse perché è convinto che «i tempi della tua presidenza sono stati molto duri, ma tu sai bene che i miei lo saranno anche di più» (dice rivolgendosi a Emma Marcegaglia) che Giorgio Squinzi sceglie di partire all'attacco, senza usare giri di parole e andando subito al dunque. Col governo e con il sindacato.
1. Realizzare un audit del debito pubblico. Rinegoziare gli interessi e sospendere i pagamenti fino a quando l’economia si sarà ripresa e tornino la crescita e l’occupazione.
2. Esigere dalla Ue un cambiamento nel ruolo della Bce perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico.
3. Alzare l’imposta sul reddito al 75% per tutti i redditi al di sopra di mezzo milione di euro l’anno.