di Fabrizia Bigozzi
In un clima di caotico movimento dello scenario politico, l’avvio della campagna elettorale coglie Nichi Vendola e la sua Sel con il fiato corto. Il risultato delle primarie è stato assolutamente rispettabile ma al di sotto delle aspettative, lasciando tracce di malumori nella base più governista del passato ma sempre molto guardinga nei confronti di centrismi di varia natura.
Un clima che è destinato a consolidarsi di fronte alle ribadite aperture postelettorali al centro da parte di Bersani con cui Nichi ha stretto un patto di acciaio, di cui Nichi vuole essere il bilanciamento a sinistra ma che – di fronte allo stato dell’arte – rischia di ridurne i margini di manovra.
di Paolo Leon
La crisi economica è molto grave: questo lo sanno tutti, e la cura, che riguarda quasi tutti i paesi, e in particolare quelli con forte debito pubblico, consiste in una severa austerità, il cui scopo è quello di ridurre deficit e debito, fino a raggiungere – in futuro – il pareggio di bilancio. Purtroppo, l’austerità crea un killer silenzioso: poiché riduce la domanda complessiva, sia in ciascun paese, sia nell’economia mondiale, tende a ridurre il gettito tributario e, per questa via, ad aumentare il deficit.
di Marco Sferini
Un giorno, mentre mi adombravo sulle parole del pontefice sull’omosessualità, un compagno mi ha detto: “Ma Marcò, ma che stai a di’! Quello è er papa, che pretendi che te dica?”. Subito, lo confesso, ho dato ragione piena a chi mi diceva queste parole. Ho pensato: eh certo, che può mai affermare il capo della Chiesa Cattolica su queste tematiche se non quanto il magistero stesso insegna, detta, afferma, proibisce e inibisce…
Poi, però, ho voluto in me approfondire quel ragionamento e ho pensato che se si fosse ragionato così sempre, allora nemmeno sarebbero esistiti i tentativi di emancipazione del cattolicesimo davanti al rapido evolversi della società in temi di diritti civili.
di Giuseppe Aragno
È vero, i tagli del governo tecnico producono infine i danni che ci fanno greci, ma questo è vietato raccontarlo. Non si deve sapere. Siamo al punto che a Napoli da giorni si gela, ma a scuola non c'è riscaldamento. Fai fatica a dirlo perché lo sai, non ci vuole molto ad avviare l'inaccettabile scaricabarile: «E i genitori non protestano? Magari gli insegnanti sono contenti»! E tu prova a dire che quelli gelano con gli alunni. «È il sindaco-Masaniello, sono i soliti napoletani!»
Il governo no. Il governo non c'entra.
di Paolo Ferrero
L’assemblea di Cambiare si può del 1 dicembre scorso rappresenta un passaggio importantissimo. In quella assemblea infatti si è deciso di verificare attraverso assemblee sui territori se vi sono le condizioni per dar vita ad una lista di sinistra, autonoma dal centro sinistra e avversa alle politiche neoliberiste. Quanto andiamo proponendo da mesi sulla necessità di aggregare tutte le forze - sociali, politiche, culturali, associative – disponibili a costruire una lista di sinistra fuori dal centro sinistra trova quindi un primo importante momento di concretizzazione. Si tratta di un punto fermo per noi decisivo. All’interno di questo positivo indirizzo politico vi sono certo diverse culture politiche, tra di loro non di rado in contrasto. Si tratta di una condizione fisiologica di cui non occorre spaventarsi.