di Pietro Spataro
Che un consigliere abbia paura di dire pubblicamente ciò che pensa è un fatto molto preoccupante. Che non riesca a dire apertamente che nel movimento a cui appartiene non c’è democrazia e vige un sistema padronale dominato da un personaggio «spietato e vendicativo», è il sintomo evidente di una grave anomalia.
Per Marco Travaglio, invece, la denuncia fuorionda di Giovanni Favia contro il metodo con cui Grillo e Casaleggio governano i Cinque Stelle è il sintomo evidente di «salute e di vitalità».
Lo scandalo è altrove, ovviamente: cioè in quella «fogna chiamata politica» dove s’aggirano solo «ladri, mignotte e vecchie muffe».