di Romina Velchi
Con la presentazione della Carta d’intenti, è iniziata ufficialmente la corsa al Centro del Pd di Bersani. Una corsa teorizzata e auspicata, nero su bianco, nel manifesto in dieci punti che il leader democratico ha scritto di suo pugno, laddove si apre ad «un patto di legislatura con forze liberali, moderate e di centro, d’ispirazione costituzionale ed europeista, sulla base di una responsabilità comune di fronte al passaggio storico, unico ed eccezionale, che l’Italia e l’Europa dovranno affrontare nei prossimi anni». Perché la prossima sarà una «legislatura costituente», anche in Europa, e questa è la «ragione che ci spinge a cercare un accordo di legislatura con le forze del centro moderato» per essere alternativi «non a Monti», sottolinea Bersani, ma alle destre che in dieci anni «hanno sfibrato le energie del paese» e alle «regressioni nazionaliste, populiste e antieuropee».
La strada dunque è segnata.