di Romina Velchi
Se tempesta perfetta dovrà essere, quasi certamente sarà ad agosto. Quando, come si dice in gergo, i mercati sono più "sottili": ci sono pochi scambi e dunque è con piccole risorse finanziarie che si possono fare grandi speculazioni e grandi guadagni. E grandi danni. Per questo i "bene informati" temono che l'attacco (finale, a questo punto) all'euro avverrà proprio nel mese delle vacanze per antonomasia. Non a caso qualche giorno fa il New York Times titolava «L'estate sarà al cardiopalmo» riferendo delle sempre più insistenti voci raccolte nientemeno che a Wall Street su una possibile ondata speculativa contro la moneta europea.