di Fabrizio Goria
I derivati a protezione del debito italiano crescono sempre di più. I Credit default swap (Cds), ovvero gli strumenti finanziari che fungono da assicurazione contro l’insolvenza dell’emittente di un titolo, che proteggono gli investitori sull’Italia non sono mai stati così tanti. Per la precisione, sono 11.656 contratti. Cioè il doppio di quanto erano circa due anni fa, quando Roma non era ancora entrata nel circolo più vizioso della crisi europea.