di Marco Beschi e Riccardo Sanna
Dal discorso d’insediamento del governo Monti all’annuncio delle dimissioni, il messaggio di presentazione e descrizione delle scelte di politica economica è molto cambiato: da “salveremo l’Italia attraverso rigore, equità e crescita” a “il rigore è necessario per la crescita”, per poi ripiegare in “il rigore è necessario, anche senza crescita” e concludere, pochi giorni fa, con “alla crescita dovevano pensarci i governi precedenti”. In effetti, in Italia si è verificato ciò che l’evidenza empirica e la teoria economica (purtroppo non dominante) avevano già rilevato e rivelato, ovvero che l’austerità nella crisi fosse distruttiva, non espansiva, nonostante gli annunci del governo.