di Alberto Burgio
Chi si cimenta in certe imprese mostra indubbio coraggio. Scrivere la storia del comunismo, sia pure del solo comunismo novecentesco, sia pure della sua sola dimensione immediatamente politica, si carica un fardello. E promette di muoversi su un terreno complesso (si tratta pur sempre di ripercorrere un buon tratto della «storia del mondo») tenendosi a distanza da una tentazione che appare qui particolarmente forte: