di Franco Frediani
Ci siamo illusi ancora una volta. Non può che sorprendere "l'apprensione e l'angoscia" che la Comunità ebraica romana dichiara di provare per i "fratelli israeliani". La ragione direbbe che ce l'aspettavamo, ma altrettanto lecito è chiedersi il perché di questa strumentalizzazione che mischia la religione con l'operato di uno stato feroce e aggressivo, al punto da mietere ancora decine di vittime. Tra queste, sono ben NOVE i bambini rimasti uccisi dai raid israeliani che non accennano a finire! Ma non basta. E' lo stesso premier Netanyahu a dichiarare che "Il nostro è un governo responsabile, e la nostra prima responsabilità è di garantire la sicurezza dei nostri cittadini" e con questo aggiunge che l'esercito è pronto a qualsiasi ordine gli venga impartito. Traduzione, "l'attacco di terra è più di una semplice possibilità"...