La Corte di Cassazione ha affermato che se un lavoratore muore per un tumore ricollegabile all'assorbimento di polveri di amianto, tutti coloro che avrebbero dovuto prevenire l'assorbimento di tali polveri sono penalmente responsabili. La responsabilità penale si ha anche nel caso l’esposizione sia una concausa del tumore e anche quando il decesso avviene molti anni dopo il periodo di assorbimento dell'amianto.
Un articolo de Il Sole 24 Ore, pubblicato sul sito dell’Inail, commenta la sentenza della Cassazione.