«Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri dice che serve il dialogo, ma chi manda i militari ad occupare la valle? Ha ragione, il dialogo con la popolazione valsusina servirebbe, ma il suo governo sta facendo altro, sta proseguendo con l’occupazione armata della Val di Susa – dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra - . Invece che invocare il dialogo se ne faccia carico: interrompa subito la repressione che anche in queste ore, nonostante quanto accaduto a Luca Abbà, le forze dell’ordine stanno compiendo contro i No Tav. Il clima esasperato è causato proprio dagli idranti, dai fumogeni, dalle cariche e dall’occupazione militare di un territorio che lotta pacificamente da anni per opporsi a un’opera inutile e dannosa. Bisogna sospendere subito i lavori al cantiere della Tav».

Roma, 28 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – FdS ha dichiarato:

“Oggi è stata una giornata di mobilitazioni del popolo NO TAV in tutta Italia, dopo la vergognosa azione di polizia che ha portato Luca Abbà in fin di vita. Mobilitazioni a cui abbiamo partecipato, che abbiamo organizzato e che continueremo nei prossimo giorni, perché non ci lasceremo intimorire dall’uso della forza e della sopraffazione. E’ evidente il tentativo del governo di trasformare la questione della TAV in un problema di ordine pubblico per dipingere il movimento come una manica di esaltati ed evitare di doversi confrontare sul merito della questione. Per questo nei prossimi giorni proseguiremo con presidi, assemblee e manifestazioni: gli italiani devono sapere che la TAV è un’opera inutile quanto il Ponte sullo Stretto, dispendiosa più del Ponte sullo Stretto e dannosa più del Ponte sullo stretto.”

Roma, 27 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

«Vista la gravità di quanto sta succedendo in Val di Susa – dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – FdS -, dai pestaggi di sabato all’azione militare di stamani con le gravissime conseguenze che ha avuto, Rifondazione Comunista si impegna a dar vita con tutte le forze attive del movimento a presidi davanti alle Prefetture e davanti a Palazzo Chigi con la richiesta di fermare immediatamente i lavori della TAV in Val di Susa e l’ampliamento del cantiere».

27 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc nazionale

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«Nell'esprimere la speranza che Luca Abbà possa rapidamente rimettersi, voglio denunciare con forza che il suo ferimento è il frutto diretto della sconsiderata azione delle forze dell'ordine. L'esecuzione dell'esproprio di un terreno diventa un'azione militare in cui le regole d'ingaggio dei militari e della polizia sono molto più aggressive di quelle utilizzate in Afghanistan dai militari italiani. Luca Abbà è rimasto fulminato e caduto a terra, inseguito su per un traliccio dell'alta tensione mentre protestava per l'esproprio dei suoi terreni: è una cosa mai accaduta in Italia. Invito tutti i cittadini a riflettere sul fatto che in Val di Susa le forze dell'ordine si comportano come un esercito di occupazione con l'unico compito di "conquistare il territorio" anche a scapito della vita delle persone. Si tratta di un fatto grave e chiedo una volta ancora che il governo abbandoni quest'opera inutile e dannosa e sospenda immediatamente l'esproprio dei terreni».

27 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc nazionale

«Il rapporto sui primi 100 giorni del governo è un’operazione di propaganda che dimentica i sacrifici chiesti a lavoratori e pensionati italiani: questa è la cifra del governo “tecnico” – dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra – . L’esecutivo aveva come obiettivi giustizia sociale e uscita dalla crisi: e invece ha realizzato ingiustizia sociale e aggravato la crisi con i suoi provvedimenti. Ha fatto peggio di Berlusconi, perché almeno lui aveva un’opposizione mentre ora Monti parla e agisce “a reti unificate”. L’elemento portante di questi primi cento giorni è costituito dall’attacco alle pensioni e dai tentativi di smantellamento dei diritti dei lavoratori, dall’articolo 18 alla cassa integrazione. Oltre alla mancanza di una tassa sui grandi patrimoni, al taglio delle grandi opere inutili e all’assenza di provvedimenti in favore di precari e disoccupati. Altri cento giorni così sono una prospettiva drammatica per il Paese: la recessione peserà sempre di più sui lavoratori».

24 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

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