di Dino Greco
Di fronte al tracollo dell'economia “reale” (che significa: aziende in disarmo, disoccupazione in caduta libera, crollo dei redditi popolari e dei consumi essenziali, fame, povertà e disperazione) Monti ci offre oggi una stupefacente affermazione che recita testualmente così: “Il rigore ha aggravato la crisi, ma era necessario per risanare”. Ma cosa pensava Monti di poter risanare se il taglio di ogni forma di spesa pubblica potenzialmente destinata ad alimentare la ripresa ha messo in ginocchio la produzione, se il blocco della contrattazione ha abbattuto il valore dei salari, se gli importi della cassa integrazione e le retribuzioni con cui si paga il lavoro precario sembrano mance per adolescenti, se la riforma del mercato del lavoro pretesa da Elsa Fornero