di Beatrice Luzzi
Che avrei scritto il nome di Antonio Ingroia sulla scheda elettorale alle prossime elezioni politiche lo annunciai l’estate scorsa su questo blog confidando sulle capacità del Fatto di promuovere una campagna di solidarietà a favore dei pm di Palermo allora sotto scacco bipartisan.
Oltre al successo della partecipata raccolta di firme, da allora molte cose sono accadute sì che la mia scheda non potrà essere annullata perché Antonio Ingroia si candida davvero e insieme a lui una delle architravi dell’associazione Libera, Nomi e Numeri contro le Mafie – cuore pulsante dell’antimafia sociale che molto ha seminato in questi anni in Italia – Gabriella Stramaccioni, braccio destro di Don Luigi Ciotti, donna di impegno assoluto, preziosissima esperienza e di capacità indiscusse.