di Luca Melloni
Sull’Unità di qualche giorno fa Michele Prospero ha azzardato una lettura della storia repubblicana basata sulla comparsa dell’anti-politica ogni qualvolta si era alle porte di un cambiamento epocale. L’anti-politica è stata, a suo parere, la stampella della destra per bloccare l’ascesa al potere della sinistra – dietro le parole anti-establishment si è mirato invece ad una conservazione del sistema politico ormai decadente.
I 3 passaggi storici che Prospero inquadra sono: il 1948 e l’Uomo Qualunque contro Togliatti; il 1977 e i “Movimenti” contro Berlinguer; ed ora Il Fatto, la 7, Libero, Stella e Rizzo, Grillo e Di Pietro contro Bersani ed il PD. Mi pare una lettura assai forzata, tre episodi molto diversi tra loro che poco, forse nulla, hanno in comune.