di Tonino Bucci
Sono una novità nella politica. La patria d'origine dei pirati – se ne esiste una – è l'Europa continentale del nord, Svezia e Germania soprattutto. Ma cominciano ad affacciarsi anche in Italia. In ogni paese il programma di base è lo stesso, salvo adattamenti ai singoli contesti nazionali. Tutti i partiti aderiscono a un'Internazionale pirata. Stando alle categorie tradizionali il fenomeno è di incerta collocazione ideologica. I pirati non si definiscono né di destra né di sinistra. Sono un movimento per le libertà digitali. Al centro del programma mettono le questioni della Rete, la proprietà intellettuale, la riforma del copyright e del diritto d'autore, il diritto alla copia e alla libera circolazione delle opere digitali, perlomeno in sfere sottratte al mercato.