di Carlo Lania
La missione che l'Italia sta per intraprendere in Africa non sarà breve né facile. A chiarire i termini dell'aiuto che il nostro Paese si è impegnato a fornire alla guerra francese contro le formazioni jihadiste sono stati i ministri Giulio Terzi e Giampaolo Di Paola intervenuti ieri davanti alle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato. La crisi in Mali «avrà tempi lunghi» ha avvertito il titolare della Farnesina, mentre Di Paola è stato ancora più chiaro nello spiegare le difficoltà che l'operazione comporta: «La minaccia travalica i confini del Mali e rischia di coinvolgere una regione molto più estesa, compresa un'area che per noi riveste un interesse strategico», ha detto il ministro della Difesa. «La stessa missione addestrativa delle forze maliane decisa dall'Unione europea ha senso se l'offensiva dei ribelli viene interrotta, in caso di crollo ci sarebbe poco da addestrare».