di Costanzo Ranci
La discussione pubblica sulla recessione economica del nostro paese continua a eludere un punto decisivo: il fatto che la contrazione occupazionale sia molto più forte nel lavoro autonomo che nel lavoro dipendente. Si tratta di una tendenza già chiara sin dal 2010, quando, secondo i dati dell’Archivio statistico delle imprese attive dell’Istat, il decremento fu del 4,7 per cento per gli indipendenti contro il -1,5 per cento dei lavoratori dipendenti, con una forte concentrazione della crisi nelle microimprese (sino a 9 addetti) con tassi di contrazione pari al 15 per cento. Il trend appare confermato anche recentemente: la rilevazione dell’Istat sulle forze di lavoro registra, nel primo trimestre 2012, una contrazione occupazionale