di Mauro Del Corno
E’ durata un paio di giorni la calma sui mercati dopo il vertice europeo che doveva mettere il vecchio continente al riparo dalla tempesta sul debito. E sono sempre di più le persone convinte che sia meglio iniziare a prepararsi al peggio. Maturata questa convinzione, la reazione quasi istintiva è quella di buttarsi sul bene rifugio per eccellenza: l’oro. Non sottoscrivendo qualche pezzo di carta come contratti futures o quote di fondi che investono nel metallo giallo, ma comprando oro fisico, pesanti lingotti e monete sonanti. Come mostrano i dati di Confinvest, uno dei principali operatori italiani nella compravendita di oro fisico, il trend è impressionante.
Da oltre un anno le richieste da parte di privati salgono ogni mese del 30 per cento e negli ultimi tempi si sta registrando un’ulteriore accelerazione. In crescita esponenziale anche la domanda che arriva dalle banche, salita negli ultimi due anni del 200 per cento. Stufi di fregature e decisi a difendere i propri risparmi con le unghie e con i denti, sempre più clienti si recano agli sportelli delle loro filiali a chiedere prodotti finanziari ma lingotti.