di Daniele Cardetta
I “mineros” delle Asturie non ci stanno e continuano la loro lotta disperata con le istituzioni spagnole, considerate colpevoli di aver tagliato tutto il tagliabile e di non avere a disposizione nessun piano per la prosecuzione dell’attivita’ delle miniere di carbone nella regione. Ormai la lotta dei minatori asturiani continua da un mese e mezzo, e la questione dei minatori è diventata di pubblico respiro, al punto che molti cittadini spagnoli iniziano a simpatizzare per i “mineros“. Questa mattina un picchetto di minatori ha realizzato diversi blocchi stradali, con barricate di pneumatici incendiati, sulla statale AS 117, in località Porto de Tarna, nei pressi di Langreo (Asturie). Secondo la Guardia Cìvil all’alba altri gruppi di manifestanti avrebbero bloccato la statale A-66 e un tratto delle linea ferroviaria che collega le Asturie con Madrid, poi sgomberati dall’intervento della polizia. Ma non è finita qui, parallelamente ai blocchi stradali e agli scontri anche duri con la polizia, continua anche la cosiddetta “marcia nera” di protesta dei minatori, partita nei giorni scorsi in due colonne dalle Asturie e da Andorra (Teruel), e che sono confluite il 26 giugno in un unico grande corteo, il cui arrivo è previsto per l’11 luglio a Madrid.