di Piero Di Siena
Il reportage di Antonino Capennì e Paolo Caputo sulla Sata di Melfi, apparso qualche giorno fa su questo giornale, conferma come le condizioni di lavoro nello stabilimento lucano della Fiat dipendano ormai da un regime di fabbrica dispotico e feroce senza precedenti nella storia dei rapporti tra capitale e lavoro nel nostro Paese e nella stessa azienda automobilistica torinese.