di Alfonso Gianni
Man mano che la data delle elezioni si avvicina le sortite anti-euro di Berlusconi si intensificano. Sarebbe bene non sottovalutarle. Per diversi motivi. Il primo ce lo abbiamo sotto gli occhi. La situazione economica nell'Eurozona è pessima e le previsioni future pure. Si oscilla dalle valutazioni più ottimiste dell'Iwf, l'importante centro di ricerca dell'università di Kiel in Germania - che prevedono una discesa del Pil nell'Europa a 17 dello 0,4% nel 2012 (per l'Italia -1,7%) e una modesta crescita dello 0,9% nell'anno successivo (+0.4% per l'Italia) - a quelle ancora più pessimistiche di Oxford Economics che vede il nostro paese in calo quest'anno del 2,3% e di un ulteriore 0,2% nel 2013.