di Paolo Ferrero
La cosa più impressionante del vertice romano è la totale inadeguatezza delle proposte. Di fronte alla più grave crisi mondiale mai vista, propongono la crescita ma parallelamente lasciano inalterato il fiscal Compact che – da solo – getterà l’Europa ed in particolare l’Italia nella recessione più nera. Il tutto senza affrontare il nodo della cattiva distribuzione del reddito che è all’origine degli scarsi consumi e quindi della recessione. Le misure per la crescita saranno quindi solo ulteriori soldi tolti allo stato sociale e dirottati in grandi opere – a volte inutili e dannose come la Tav – senza aumentare di un millimetro la domanda, che è l’unica che può trainare l’economia.