di Annalisa Cuzzocrea :: Intervista ad Antonio Ingroia
«Dos minutos. Eh, scusi, volevo dire due minuti». Antonio Ingroia è ancora in Guatemala, ma sarà a Roma probabilmente già lunedì. «Al posto di comando », dice con un sorriso. L’ex procuratore aggiunto di Palermo, ora leader di Rivoluzione civile, spera ancora in un’intesa con il Pd o con Grillo. «Siamo laici e pragmatici», dice più volte. Ma assicura: «Nessuna paura dello sbarramento. Vedo molto entusiasmo attorno a me».
Vendola l’ha difesa dalle parole di Berlusconi che la definisce «cancro della democrazia» e le ha fatto un’apertura di credito.
«Tra noi c’è un’antica e reciproca stima da quando lui stava in commissione antimafia e io facevo il pm.