di Michelangelo Cocco
Per provare a lenire le sofferenze inflitte ai più deboli dai piani di «salvataggio» la maggioranza dei greci ha scelto di affidarsi a un partito, Nuova democrazia, coinvolto in una lunga stagione di scandali e malversazioni e al suo leader, Antonis Samaras, lo stesso che pochi mesi fa, assieme al «socialista» Pasok, aveva sottoscritto il secondo memorandum, cioè la svendita dei diritti dei lavoratori e il taglio di stipendi e pensioni in cambio di un prestito da 130 miliardi di euro per ricapitalizzare le banche elleniche.