di Maria Rosaria Marella e Massimo Rossi*
Con un’ordinanza di rinvio grossolanamente argomentata il giudice tutelare del Tribunale di Spoleto contesta la legittimità costituzionale della disciplina sull’aborto, tentando di volgere contro la libertà di autodeterminazione delle donne italiane una decisione della Corte di Giustizia dell’Unione europea che pure aveva avuto il merito di opporsi alla mercificazione della vita umana vietando la brevettazione delle cellule embrionali.