
di Eleonora Forenza
Quando solo nel 2012 i femminicidi diventano 54 dovrebbe esser chiaro a tutti che non si tratta di “casi”. È una strage lunga e silenziosa, quella degli uomini che uccidono le donne, della violenza maschile contro le donne. Una strage che la comunicazione di massa codifica colpevolmente tra la cronaca scandalistica e nera, con le parole omicidio passionale, d’amore, raptus, momento di follia.











