di Checchino Antonini
«Direi che ci siamo», attacca Ingroia nella cornice del Capranica che l'ha visto solo pochi giorni fa ufficializzare il percorso che oggi si annuncia ufficialmente. L'ex pm di Palermo sarà il candidato premier di Rivoluzione civile, la lista alternativa a Monti e a chi l'ha sostenuto, «vera lista nuova - dirà lui - vera lista civica». Nel logo un quarto stato stilizzato a spiegare che l'anomalia italiana è anche l'esclusione dei ceti subalterni dalla rappresentanza. Che poi lui non se lo sarebbe mai immaginato di dover scendere in politica per proseguire la stessa battaglia iniziata nelle aule di giustizia contro mafie e corruzione ma oggi è il momento della «responsabilità politica» perché la politica «non ha fatto il suo dovere: non siamo in un paese normale, c'è un'emergenza democratica dovuta allo strapotere dei sistemi criminali».