di Dino Paternostro*
La notizia comunicata stamattina dalla polizia di Stato che le ossa umane recuperate in una foiba di Rocca Busambra appartengono a Placido Rizzotto, il segretario della Camera del lavoro di Corleone assassinato dalla mafia del feudo la sera del 10 marzo 1948, è straordinariamente importante. Finalmente, dopo 64 anni, durante i quali la Cgil non si è mai stancata di chiedere verità e giustizia, lo Stato è riuscito a fare luce sull’orrendo delitto e a creare le condizioni perché il corpo di Rizzotto sia riconsegnato alla sua famiglia e al suo sindacato. Finalmente, dopo 64 anni, Placido Rizzotto potrà avere la sua tomba e i cittadini democratici un luogo dove portare un fiore e versare una lacrima.