Redazione
Impossibile non dare ragione a Rossana Rossanda quando afferma che "abbiamo perso un anno", e forse potremo dire anche qualcosa di più! Non c'è più uno schieramento politico appartenente allo scacchiere parlamentare, che non si stia sfaldando, che non abbia cambiato pelle, finendo per dividersi, diluirsi, cambiare direzione e ...forse anche "altro". Talvolta c'è da chiedersi se sia davvero il caso di meravigliarsi dell'avvento della tecnocrazia e dei suoi "direttori d'orchestra". Il centrodestra è dunque in una fase di disgregazione conclamata; ogni giorno perde pezzi che vanno a comporre nuovi partiti. Il processo di ricomposizione non potrà essere indolore, sempre ammesso che ci sia. Luigi Comencini avrebbe gridato al plagio, vista l'analogia con il suo celebre film, "Tutti a casa". Chi finisce per trarre vantaggio da questo processo di scomposizione è lo stesso "quasi ex premier", Mario Monti. Il PD non ci sta a veder messo in discussione il vantaggio acquisito sotto la spinta delle primarie, a tal punto che Bersani sarebbe disposto a portarsi sulle spalle Monti fino al Colle; situazione che però non manterrebbe se lo Stesso scegliesse di scendere direttamente in campo.