di Luciana Castellina
Lucio Magri, quando, un anno fa, ha deciso di porre fine alla sua vita, aveva lasciato detto che, per carità, non voleva orazioni funebri attorno alla sua bara. «Come alle presentazioni dei libri, in cui tutti parlano di se stessi anziché del volume perché non l’hanno letto» – aveva aggiunto.
E così il suo funerale fu sobrio e muto. E però a una cosa Lucio teneva: che quanto aveva scritto, se vi si fosse rintracciato un interesse, fosse discusso con serietà.