di Raffaele K Salinari
I tamburi di guerra in Mali rischiano di cancellare una straordinaria storia di partecipazione e di mobilitazione civile che, qualche anno or sono, aveva posto le condizioni per una soluzione radicalmente diversa della questione Tuareg e, dunque, di una parte importante dei problemi che oggi affronta il Sahel. Una storia che ancora esiste e che va sostenuta proprio in questo periodo in cui il solo rumore è quello delle armi. Mi riferisco a ciò che si creò intorno al Forum Sociale Mondiale di Bamako, nel lontanissimo 2006.