di Michele Martelli
Si accende la campagna elettorale, si discute di tutto, o quasi, eccetto che della “laicità”, la grande assente. Assente già negli atti e nei fatti del governo tecnico, e ora nell’Agenda della “Lista civica-Per Monti” e in quasi tutti gli altri programmi elettorali. Assenza che testimonia, in controluce, la presenza tuttora ingombrante dello Stato/Chiesa vaticano nella vita pubblica del nostro paese, un paese sovrano ma ancora dimezzato. Non c’è stato finora, per quanto mi risulta, ma sarei felice di essere contraddetto, un giornalista influente, uno che sia uno, della rai-tv o della carta stampata, che nei suoi interventi, articoli, interviste o talk show, a meno di qualche sporadico spunto, abbia posto nella sua centralità il tema della laicità dello Stato.