di Tiziana Barillà
«Siamo quelli di Genova, che protestavano perché il 20 per cento delle persone controllava l’80 per cento delle risorse», dice Vittorio Agnoletto, ex eurodeputato della Sinistra europea. «Oggi, dopo 10 anni, l’8,7 per cento controlla l’82 per cento delle risorse. Questo sistema non va. È necessario proporne uno alternativo, è necessario che le lotte sociali trovino una rappresentanza politica». Il primo dicembre, si è tenuta l’assemblea costituente del Quarto polo, Cambiare si può. Minimo comun denominatore: l’antiliberismo. Il battesimo di una lista unitaria per le elezioni politiche del 2013 alternativa a Monti, ma anche al centrosinistra.