di Mauro Ravarino
Perino: «Sono arresti ad orologeria prima del corteo di Lione». Ferrero: «Repressione non da stato di diritto»
Il blitz, come ogni volta, scatta all'alba. Piemonte, Lazio, Lombardia, Trentino le regioni interessate. Diciannove le misure cautelari (nove arresti domiciliari) decise dal gip Rosanna La Rosa ed eseguite dagli agenti della Digos, ieri mattina, nei confronti di altrettanti attivisti No Tav. Succede a pochi giorni dalla manifestazione a Lione, il 3 dicembre, in occasione del vertice italo-francese, e in contemporanea allo sgombero e ai sigilli posti al presidio del movimento a Chiomonte. Ecco perché, nell'atrio di Palazzo Nuovo, sede della facoltà umanistiche a Torino, poche ore dopo la notizia, Alberto Perino e Lele Rizzo parlano di «operazione a orologeria».