di Federico Mello
La richiesta è perentoria e non lascia spazio a tentennamenti: «Accetta il seguente testo per abilitare la tua candidatura». Questa schermata si sono visti recapitare online gli oltre 1600 potenziali candidati al Parlamento del Movimento Cinque Stelle. Per chi non avesse capito, viene ribadito con tono minaccioso: «Ti riporto questo testo ufficiale predisposto da uno studio legale che è necessario sottoscrivere». Cosa dice di così importante questa missiva vidimata da un avvocato? Semplice.
Che i deputati eletti per il Movimento dovranno delegare a Beppe Grillo la gestione dei – cospicui – fondi pubblici che i gruppi parlamentari alla Camera e al Senato riceveranno per la loro attività.