di Marco Sferini
Cinquemila anni di “evoluzione” e non siamo capaci a scrollarci da addosso il vizio di deridere e insultare chi ci appare “diverso” da noi: per colore della pelle, per istinto sessuale, per pensiero, per abitudini, per malformazioni congenite, per handicap di mille tipi.
Cinquemila anni di “evoluzione” e ancora questa umanità si spara addosso per potere, odio, supremazia, primazia e un ragazzo di 15 anni si impicca con la sua sciarpa perché evidentemente il rosa è ancora lì… nel triangolo hitleriano del marchio infame dell’omofobia ancestrale di tanti, troppi “esseri umani”.
I suoi compagni di scuola si sentono così, ora, dicono. Proprio con il marchio dell’omofobia addosso. Non è giusto colpevolizzare tutti. Sarebbe come non prendersela con nessuno.