di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini
Oggi vi è un consenso molto ampio sul fatto che per superare la crisi sia necessario rilanciare la crescita dell’economia. Qualunque critica si possa muovere alla crescita, in nome di qualunque principio, è destinata a suscitare anatemi. La crescita non è una scelta ma una condizione obbligata per la sopravvivenza del sistema capitalistico: venuta meno questa condizione, la sua rapida ripresa è diventata un’invocazione corale.
Ma esistono dei forti dubbi che la crescita possa rappresentare l’unica soluzione dei nostri problemi in quanto un’espansione quantitativa senza limiti così come l’abbiamo conosciuta dalla rivoluzione industriale non appare sostenibile.