di Roberto Gramiccia
Il taglio annunciato ieri di altri 7.389 posti letto a livello nazionale rappresenta un’ulteriore odiosa tappa di un processo di smantellamento della sanità pubblica che, negli ultimi anni, ha visto la liquidazione di oltre 45.000 posi letto, oltre 20.000 a partire dal 2009. Bene ha fatto quindi Paolo Ferrero a denunciare ieri con forza la vergogna di questo ulteriore colpo di scure. Se poi si analizza più in dettaglio la notizia si vede che, se possibile, lo scandalo diventa ancora di più insopportabile. Si apprende infatti che ad essere falcidiati saranno soprattutto posti letto per acuti che risultano, sul piano nazionale, relativamente eccedenti rispetto a quelli per postacuzie, se riferiti agli standard arbitrariamente rintracciati e imposti dalla spending review.