di Giovanna Capelli e Antonello Patta
Con l'arresto dell'assessore Zambetti si è conclusa per via giudiziaria la lunga crisi del modello lombardo-formigoniano. Clientelismo, corruzione, rapporti con la criminalità organizzata sono l'epifenomeno e l'effetto ultimo di un sistema di potere che faceva delle relazioni perverse tra "convenienze" dei politici e interessi economici dei privati, specie quelli di amici, il criterio fondante delle scelte politiche regionali. Nella sanità il pubblico è stato svuotato e dequalificato a vantaggio di un privato che ha dato vergognosi esempi di malasanità, sulla pelle dei malati. Le "eccellenze" non lo dobbiamo certo a Formigoni e alle nomine lottizzate dal centrodestra, ma al senso di responsabilità, di professionalità e di dedizione per il bene comune degli operatori e dei lavoratori e delle lavoratrici del settore che hanno resistito alle scelte privatiste e aziendaliste.