di Benedetto Vecchi
È stato un programmatore talentuoso e un attivista della Rete. Aaron Swartz, si è tolto la vita nella sua New York. Dopo aver sviluppato a 14 anni la piattaforma Rss per la diffusione dei testi su Internet, ha combattuto per la libertà di circolazione dell'informazione assieme a molti altri attivisti. Accusato di aver scaricato «illegalmente» materiale del Mit, rischiava 50 anni di carcere. Voleva che la conoscenza fosse di tutti e non recintata dalle imprese per fare profitti. Non era un eroe, ma solo un figlio del suo tempo. Uno di noi, che aveva deciso di stare dalla parte del torto. C'è sempre una zona d'ombra in un suicidio. Non bastano a spiegarlo né lettere d'addio, né le parole degli amici più cari, dei familiari.