di www.sbilanciamoci.info
I dati sulla disoccupazione sono impietosi: sale a oltre il 10% la disoccupazione totale, 35% quella giovanile; prosegue il calo di occupati tra i giovani e nella fascia d’età 35-49 anni.
Sono questi i dati dell’Istat nella rilevazione relativa al secondo trimestre del 2012. La contrazione dell’occupazione, in primo luogo causata dai contratti temporanei non rinnovati e poi proseguita con un calo dell’occupazione complessiva, è solo un aspetto della trasformazione del lavoro che si osserva dentro la crisi. Contemporaneamente, assistiamo a una trasformazione qualitativa della domanda di lavoro: se nel 2008 la quota di assunzioni stabili era del 23,6%, già nel 2010 queste rappresentavano solo il 18,9% della domanda di lavoro con una tendenza alla diminuzione[1].