di Raffaele Tecce -
Assai positiva la partecipazione di compagne e compagni e la qualita’ del dibattito alla riunione sul tema: ”Rilancio del PRC nel Sud: aggiornamento analisi, obiettivi di lotta contro la crisi e l’ austerita’, processo unitario della sinistra alternativa “tenutasi presso la federazione napoletana del PRC domenica 29 u.s. e conclusa dal segretario nazionale Paolo Ferrero.
Oltre 50 compagne e compagni, segretarie e segretari provinciali e regionali delle strutture meridionali, dirigenti territoriali impegnati nel lavoro politico e sociale espressione di presenze nel mondo del lavoro, nei movimenti, nei conflitti ambientali ed il contributo di dirigenti storici che in passato hanno avuto responsabilita’ nel lavoro meridionale del Partito come Mario Brunetti, Giovanni Russo Spena, Rino Malinconico; la presenza ed il contributo della compagna Eleonora Forenza europarlamentare eletta nel collegio del Sud; ben 25 interventi che hanno testimoniato l’ interesse ad un approfondimento analitico ed alla definizione di una proposta organica di rilancio del PRC nel Sud .
La riunione e’ stata aperta da una relazione di sintesi di Raffaele Tecce, responsabile del Mezzogiorno e della segreteria nazionale, che e’ partito da un aggiornamento dell’ analisi economica,sociale e culturale e dalla ricognizione dei conflitti sociali e delle vertenze in atto, nelle quali siamo in buona parte presenti come partito o direttamente o lavorando nei comitati e nei vari soggetti di movimento.
Il compagno Tecce, ha sintetizzato alcuni dati analitici che evidenziano che negli ultimi anni, in particolare dal 2008 ad oggi, nella crisi indotta dalle politiche ultraliberiste dei governi nazionali e della Commissione europea il DIVARIO FRA IL SUD ed il CENTRO NORD SI E’ ACCENTUATO, partendo anche dei dati e delle considerazioni dell’ ultimo “rapporto SVIMEZ 2015 sull’ economia del Mezzogiorno “ :
-AUMENTO del DIVARIO fra NORD e SUD :dal 2007 al 2014 nel SUD riduzione del PIL -13% ;al Centro Nord -7,4%
-CALANO GLI INVESTIMENTI :nel 2014 -1,3
-CALANO ANCHE I CONSUMI :nel 2014 al SUD -0,8 al centro nord +0,3 ;nel periodo dal 2008 al 2014 al Sud -13,2% ;nel centro nord -5,5%
-POVERTA’ calano anche i consumi alimentari :nel 2014 ancora una diminuzione dello 0,3 % mentre nel centro nord si e’ registrato un aumento dell’ 1,0 % ,che si aggiunge ad una contrazione nel Sud del 15,3% nel periodo 2008-2014
-IL MERCATO del LAVORO e’ il LUOGO dove il DIVARIO AUMENTA di PIU’ :nel 2014 la disoccupazione al Sud diminuisce ancora rispetto all’ anno precedente ancora (-0,8%);nel periodo dal 2008 al 2014 al sud la disoccupazione segna un ulteriore aumento della disoccupazione al -9% ;nel corrispondente periodo nel centro nord il dato e’ di -1,4% .
-SI ACCENTUANO ANCHE DIFFERENZE ECONOMICHE E SOCIALI INTERNE AL SUD
-RIPRENDE E SI INCREMENTA IL FLUSSO MIGRATORIO DEI GIOVANI QUALFICATI VERSO IL NORD E VERSO L’ EUROPA (CAPITALE UMANO )E SI ARRESTANO I PROGRESSI QUALITATIVI DEGLI ULTIMI ANNI (ISTRUZIONE,SERVIZI,ECCELLENZE PRODUTTIVE ecc. ).
Se questo e’ il quadro analitico- sinteticamente richiamato – si EVIDENZIA LA UTILITA’ E LA NECESSITA’ DI UN LAVORO SPECIFICO SUL MEZZOGGIORNO VISTA LA GRAVITA’ della CRISI e l’ AUMENTO DEL DIVARIO FA NORD e SUD (altro che ripresa ! ) .
Tecce ha perciò riproposto il tema dell’ intervento pubblico in economia contro le ipotesi liberiste che puntando sul mercato hanno determinato, oltre che aumento del divario, povertà e disoccupazione definendo alcuni obiettivi prioritari di lotta e di iniziativa :
-lotta per il lavoro e per il reddito
- riconversione ambientale dell’ industria a partire dalla lotta dell’ ILVA di Taranto
-agricoltura di qualità legata alla valorizzazione dell’ ambiente e delle vocazioni territoriali contrastando gli effetti del TTIP
-valorizzazione dei conflitti ambientali (No Triv, no Muos ,no agli elettrodotti, Terra dei Fuochi )ed al movimento per l’ acqua pubblica
-lotta contro la controriforma della scuola e dell’ università
-lotta alla criminalità organizzata (camorra ,mafia ,ndrangheta) ed al suo carattere ormai nazionale ed europeo legato alle ricchezze finanziarie ed al rilancio delle grandi opere.
Nella relazione si e’ in definitiva segnalato un tema che ha trovato grande attenzione e sviluppo nel dibattito: la necessità di definire una nuova visione strategica della sinistra (nuova questione meridionale) che parta dalla consapevolezza dell’ allargamento della contraddizione capitale/lavoro a capitalismo /ambiente ed uomo /donna e dall’ esigenza di un nuovo blocco sociale .
Si e’ perciò proposto di dar vita ad un coordinamento di questo lavoro ed ad un forum permanente di dibattito e di proposta ,a partire dalla pubblicazione in un apposito sito degli interventi della riunione del 29 novembre .
Importante il contributo scritto del compagno Russo Spena che ha felicemente sintetizzato la novità analitica : la contraddizione è tra capitale e vita ,che condiziona la filiera dei territori, epifenomeno della globalizzazione, spazio e pratiche totalizzanti di vite precarizzate. Questo ci induce alla necessità di rileggere scientificamente la complessità dei multiformi territori, delle forme inedite della “nuova dipendenza”,dello sviluppo diseguale (nella sua dialettica tra modernità e tradizione), del dominio biopolitico. La “nuova questione meridionale” non può subire cadute economicistiche. E’, insieme, strutturale (critica dell’economia politica), culturale, internazionale (mediterranea). “Ha molte ragioni Alex Zanotelli: qui resistenza conflittuale e “mutualismo” ,ricostruzione del senso comune sociale, coincidono.”
La compagna Eleonora Forenza ha sottolineato il valore della resistenza conflittuale nelle lotte, soprattutto ambientali, nel Sud illustrando il Suo impegno come parlamentare europeo su tematiche strategiche (Taranto, presentazione Atlante dei conflitti ambientali nel Sud ,TTIP ecc.) proponendo un lavoro più caratterizzato da una visone euro mediterranea e proponendo una iniziativa organizzata con il GUE e le delegazioni ed i partiti dell’ Europa mediterranea – Grecia,Spagna,Portogallo ecc – di costruzione di una “carovana “del Sud Mediterraneo contro l’ Europa del liberismo , dell’ austerità e dei trattati, da tenersi nella primavera 2016 .
Il compagno Paolo Ferrero nelle conclusioni e’ partito dalla constatazione che dalla riunione non è certo ancora emersa una proposta politica organica del PRC sul Mezzogiorno e che a questo si deve lavorare nel prossimo periodo. In particolare occorre approfondire tre elementi: le soggettivita’ in campo, sia quando già esprimono conflitto sia quando si esprimono nella forma della passivizzazione subalterna. Gli elementi oggettivi di modifica del quadro del Mezzogiorno, dallo stato alla criminalità organizzata. La definizione di alcune idee forza che possano delineare un effettivo progetto politico comunista nel mezzogiorno.
Ha chiesto pertanto che si lavori alla definizione di un documento, anche attraverso un forum telematico permanente che veda l’ impegno dei compagne e compagni del Sud.
Si è poi soffermato sull’ articolazione della campagna “i soldi ci sono“ come proposta attorno a cui ricostruire un chiaro profilo politico di Rifondazione Comunista da intrecciare con il rilancio della battaglia per la riduzione dell’ orario di lavoro, per il reddito e per la realizzazione di un intervento pubblico controllato dal basso e finalizzato alla realizzazione di lavori utili socialmente.
Ha infine affrontato il tema della costruzione di un soggetto unitario della sinistra alternativa, che rappresenta un nostro obiettivo fondamentale per rafforzare l’ opposizione alle politiche di Renzi e della troka . La costruzione della sinistra, in un percorso partecipato e democratico, non è un “pranzo di gala” ma un impegno decisivo di battaglia politica in cui il ruolo dei compagni e delle compagne di Rifondazione Comunista è decisivo al fine di definirne il profilo politico e le prospettive.