La cosa migliore che può fare La Russa per il 25 aprile è dimettersi da una carica che non fa per lui visto che non riesce a tenere a freno le sue pulsioni di vecchio fascistone non pentito. Sarebbe una Liberazione e metterebbe d'accordo davvero le antifasciste e gli antifascisti che apprezzerebbero il gesto.
Che la destra per nascondere la propria incapacità nell'azione di governo, decida di "buttarla in caciara" è una legittima tattica politica. Ma questo non può farlo chi riveste un ruolo di garanzia come il Presidente del Senato, seconda carica dello stato.
Se La Russa vuol fare il provocatore può benissimo tornare a sedersi sui banchi del senato dimettendosi da presidente. Quel che non può fare è offendere la Costituzione negandone persino il carattere antifascista. La sua storia, personale e familiare, non lo legittima a dare lezioni inventate di diritto costituzionale e storia.
La Russa si è sempre definito anti-antifascista - un modo per dire che è rimasto fascista - ma questo è incompatibile con la carica che ricopre.
Che la Costituzione sia antifascista lo attesta tutto l'articolato e la XII Disposizione sulla base della quale per tutta la vita il presidente della Costituente Umberto Terracini chiese che il MSI venisse messo fuorilegge.
Rispetto alle esternazioni di La Russa bisogna essere conseguenti. Ogni senatrice e senatore di opposizione, nel prendere la parola su qualsiasi tema, dovrebbe cominciare dicendo a La Russa che non lo considera Presidente e invitarlo a dimettersi.
Si conferma che abbiamo fatto bene a lanciare la petizione per le dimissioni di La Russa e invitiamo i partiti di opposizione ad aderire alla raccolta firme.
Tutte le antifasciste e gli antifascisti possono firmare cliccando su chng.it/cXbBk6VJ.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, coordinamento Unione Popolare